Milan al bivio: contro il Liverpool è decisiva. L'Inter per il primo posto
I rossoneri con tante assenze affrontano gli inglesi già qualificati. Klopp farà turnover. Nerazzurri al Santiago Bernabeu sfidano Ancelotti
Stasera si entra nel vivo della Champions League con ben quattro gironi da decidere e due italiane in campo. La sfida più attesa è Milan-Liverpool. L'avvenire dei rossoneri è quanto mai incerto e legato a diverse combinazioni. Con il successo si garantirebbe comunque un futuro europeo: o gli spareggi di Europa League o gli ottavi di Champions. Tutto dipende dall'altra gara del girone: Porto-Atletico Madrid. Un punto separa le tre squadre che sono appese ad un filo di lana. Problemi di infermeria per Pioli: Kjaer, Calabria, Giroud, Leao e Rebic sono out. Il tema chiave affrontato dall'allenatore in conferenza stampa è stato proprio quello relativo alle assenze: «Stiamo lavorando sugli infortuni, perché alla lunga averli così tanti può pagare. Dobbiamo stringere i denti fino al 22 dicembre e poi la situazione durante la sosta migliorerà». L'emiliano non ha dubbi su quale sia la chiave tattica della gara: «Loro ci presseranno e ci aggrediranno con grande intensità. Ma abbiamo conoscenze di spazi e posizioni che ci permetteranno di superare la prima pressione. Se lo faremo avremo spazi per fare male. La vittoria deve passare da una partita di sacrificio, determinazione, lucidità tattica e tecnica». Klopp invece sorride: gli inglesi sono già qualificati come primi nel girone e può quindi fare turnover come ampiamente annunciato: «Lo dobbiamo fare e lo faremo, i medici mi massacrerebbero se schierassi la stessa formazione dell'ultima partita». L'altra italiana in campo stasera è l'Inter di Edin Dzeko e Simone Inzaghi. L'avversario è il Real Madrid e il luogo è un tempio del calcio: il Santiago Bernabeu. Il palcoscenico è di livello e il tecnico nerazzurro lo sa bene: «All'andata non è bastata una buona prestazione, domani dobbiamo fare qualcosa in più. L'avversario e lo stadio meritano una partita importante». Entrambe sono già qualificate agli ottavi e per il primo posto agli spagnoli basta anche solo il pari. In terra madridista però, l'imperativo è sempre la vittoria senza mezze misure: «Giochiamo in casa e vogliamo vincere. Poi si vedrà - ha dichiarato l'ex centrocampista della Roma campione d'Italia nel 1983 in conferenza stampa- sono certo che possiamo competere contro chiunque per livello e qualità della rosa». Meno determinante l'altro match, Shakhtar Donetsk-Sheriff Tiraspol. Gli ucraini di mister De Zerbi sono già condannati al quarto posto. Senza dimenticare Paris Saint-Germain-Club Brugge e Lipsia-Manchester City. Guardiola è già qualificato come primo mentre Pochettino come secondo. Gli esiti delle gare saranno però determinanti per le altre due squadre che sono a pari punti. Una tra Brugge e Lipsia retrocederà in Europa League, l'altra rivedrà l'Europa(forse) l'anno prossimo. Domani spazio all'Atalanta e alla Juventus.
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