Spezia, stangata dalla Fifa: mercato bloccato per due anni
Il club ligure ha violato le norme sul trasferimento di calciatori minorenni. Non potrà effettuare operazioni dalla sessione di gennaio 2022 a quella dell'estate 2023
La Fifa ha bloccato per quattro sessioni (due anni) il mercato dello Spezia. La Commissione Disciplinare del massimo organo calcistico ha inflitto la sanzione al club ligure a causa delle violazioni alle norme sul trasferimento internazionale di calciatori minorenni. "A seguito di un'indagine portata avanti dal Dipartimento di Esecuzione Regolamentare della Fifa, la Commissione Disciplinare del massimo organo calcistico, ha rilevato che il club spezzino ha violato l'art. 19 del Regolamento Fifa sullo status e sul trasferimento dei giocatori, avendo portato in Italia parecchi calciatori nigeriani minorenni", si legge nel comunicato. Allo Spezia anche una multa da 500.000 franchi svizzeri (circa 450.000 euro). In questa sessione il club bianconero potrà operare, il blocco partirà dalla sessione di gennaio 2022 e si protrarrà fino a quella estiva del 2023.
Sono state punite con il blocco del mercato per due anni e con una multa di 4.000 franchi svizzeri (3.500 euro circa) anche due società dilettantistiche liguri: la Lavagnese e la Valdivara 5 Terre, dal momento che i due club hanno svolto un ruolo attivo nel sistema.
Lo Spezia, attraverso un comunicato ufficiale, si è detto "sorpreso ed estremamente deluso da questa sentenza". Il club ha precisato che le violazioni contestate sono avvenute tra il 2013 e il 2018 e "quindi sotto la precedente amministrazione del club" e che "tutti i membri della precedente proprietà e del team di management appartenente ad essa, attualmente non ricoprono ruoli di responsabilità all'interno del club". Infine, il comunicato conclude spiegando che lo Spezia trova la decisione "eccessivamente dura" e che il club "ha intenzione di intraprendere un'azione legale per appellarsi a questa sentenza e dimostrare chiaramente che non c'è nessuna correlazione tra l'attuale proprietà e questo caso".
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