Fatti di Anfield, il tifoso sotto processo: "Non ho preso parte al ferimento di Cox"
Oggi sono arrivate testimonianze importanti all'udienza per i disordini che hanno preceduto la semifinale di Champions a Liverpool il 24 aprile
Arrivano nuovi aggiornamenti dalla Preston Crown Court in merito al processo nei confronti di F.L., tifoso romanista arrestato a Liverpool lo scorso 24 aprile. Oggi è andata in scena un'udienza ricca di spunti per la giuria, con le testimonianze non solo dell'accusato ma anche di un tifoso inglese. In attesa di notizie in merito a N40 - così è stato soprannominato l'uomo arrestato alcuni giorni fa a Roma, accusato di aver ferito il 53enne sostenitore irlandese e pronto ad essere estradato - l'accusa nelle vesti di Neville Biddle e la difesa dell'avvocato Alisson Gurden, hanno così avuto modo di confrontarsi con la versione di F.L.
Il tifoso romanista ha ammesso di aver utilizzato una cintura arrotolata intorno alla mano: "Avvicinandomi allo stadio - le parole del sostenitore giallorosso - mi sono reso conto di essermi perso e ho pensato di poter incappare in una situazione molto pericolosa. Non sapevo dove fosse il settore ospiti né ho visto steward nelle vicinanze a cui chiedere informazioni. Ammetto di aver sbagliato - riferendosi all'accusa di violent disorder - ma non ho partecipato al ferimento di Sean Cox".
Smentita nuovamente l'accusa di essere stato l'artefice del triste episodio legato al tifoso dei Reds. "Ho ammesso le mie colpe, quello che è successo è orribile e mi dispiace per la situazione che sta vivendo la sua famiglia. Non sono coinvolto in questo fatto e non conosco l'uomo che l'ha colpito né ho avuto modo di vederlo". F.L. ha quindi motivato ulteriormente le immagini relative l'utilizzo della cintura: "Non era mia intenzione incitare alla violenza - ha spiegato all'avvocato Gurden - Un uomo con una sciarpa bianca si è avvicinato a me dicendomi di poggiarla per lottare, almeno questo ho capito visto che al tempo il mio inglese non era buono come adesso. Era aggressivo e così ho arrotolato la cintura per allontanarlo. Mi sono reso conto della presenza di un uomo a terra, ma in quel momento non ero concentrato su quello e non mi sono allontanato subito per paura che, girandomi, mi avrebbero colpito alle spalle. Ero circondato da tifosi del Liverpool".
Sull'accusa di travisamento, F.L. ha invece fatto notare le condizioni metereologiche tutt'altro che favorevoli, con la pioggia a caratterizzare la serata inglese. La difesa ha inoltre sottolineato il comportamento impeccabile dell'assistito nelle molteplici trasferte europee seguendo la Roma, ribadendo l'intenzione di F.L. di non voler colpire né tantomeno ferire nessuno. Infine sono arrivate le parole di M.A., tifoso del Liverpool sicuro di avere assistito al ferimento di Sean Cox, pur non potendo procedere procedere ad alcun riconoscimento in quanto la descrizione degli indumenti combacerebbe con diversi presenti durante l'accaduto e, come sottolineato dalla difesa, considerando inoltre l'assenza nel video girato di immagini relative il colpo ai danni di Cox. Ultimate le testimonianze, la Preston Crown Court si è ritirata per darsi appuntamento a mercoledì. Ultimi step di un lungo processo in attesa di giudizio.
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