Cronaca

Da Mattarella a Tarantino: i tributi a Morricone, tra ricordi e petizioni

Tutti i messaggi del mondo dello spettacolo e non solo per il musicista scomparso ieri. La sindaca Raggi vuole intitolargli l'Auditorium di Roma

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
07 Luglio 2020 - 08:44

«Mi rivolgo al @_MiBACT per una doverosa iniziativa culturale: in memoria del Maestro #EnnioMorricone, quest'estate nelle spiagge e nelle piscine proponiamo di sostituire il reggaeton e i tormentoni latini con i suoi capolavori. Per un'estate memorabile». Firmato Dio, dal suo profilo twitter, @Dio: dev'essere proprio lui, visto che ha come immagine personale un occhio inserito in un triangolo, e nella bio si definisce «Founder & CEO dell'Universo».

La lodevole iniziativa è accompagnata da una petizione, su change.org: non ha ancora raggiunto i numeri delle petizioni pro migranti e contro l'abbattimento degli orsi in Trentino, ma ieri sera avevano già firmato più di 600 persone. Oltre a Dio, lo ha ricordato il mondo intero della musica italiana, a partire da Vasco Rossi («Il privilegio dell'artista è morire sapendo che la sua arte non morirà mai.. W il Maestro Ennio Morricone!»), fino a Claudio Baglioni («Ennio caro, quanti regali di musica e poesia ci hai fatto. La tua arte magnifica, potente e sensibile è unica e resta per sempre con noi [...] ti mando un saluto e mi firmo come ti piaceva chiamarmi, Audio Bagliori»), Ligabue («Giù il cappello davanti al maestro»), e ai vari Cremonini («Ennio Morricone. Emozione fortissima e privilegio enorme. Ispirazione costante», a corredo di una foto insieme), Laura Pausini («Ennio... Maestro mio e di tutti. Questa è la nostra prima foto, era Aprile 2013 e registravamo La Solitudine con la tua partitura...immenso artista..ti vorremo per sempre bene...il tuo nome è nella storia e nell'orgoglio del nostro paese») e Paola Turci («Il compositore dei capolavori assoluti. Arrivederci Maestro»).

Loredana Bertè lo ha ricordato postando la colonna sonora de "Il Padrino", che però è di Nino Rota (post cancellato, dopo un mare di critiche), la sindaca Raggi ha manifestato l'intenzione di intitolargli l'Auditorium, hanno scritto di lui il premier Conte («Ci ha fatto sognare, emozionare, riflettere, scrivendo note memorabili che rimarranno indelebili nella storia della musica e del cinema») e l'account del Quirinale, con le parole del presidente Mattarella: «La scomparsa di Ennio #Morricone ci priva di un artista insigne e geniale. Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un'impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento».

Per Riccardo Muti era «un Maestro verso cui nutrivo amicizia e ammirazione», Russel Crowe lo ha ricordato twittando in italiano («Ennio, Ennio, Ennio...Ciao. Grazie. Grazie per tutti i grandi viaggi»), il Washington Post definendolo già dal titolo «Italian composer who wrote ‘ah-ee-ah-ee-ah' theme of ‘The Good, the Bad and the Ugly'» (Il Buono, Il Brutto e il Cattivo). Non la pensano così su di lui, negli Stati Uniti: Quentin Tarantino nel 2016, anno in cui uscì il suo The Hateful Eight, Oscar per la colonna sonora, lo definì «il mio compositore preferito. E non intendo un compositore qualunque, intendo uno come Mozart, come Beethoven, come Schubert».

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