Pasolini, tutto è santo: in scena la mostra a Roma
Un progetto espositivo che avrà luogo tra ottobre 2022 e marzo 2023 per il centenario dalla sua nascita. Il titolo è ispirato dal film “Medea”
Apartire dal prossimo autunno 2022, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebrano nelle rispettive sedi museali con un progetto espositivo coordinato e condiviso, la figura dell’artista. Il titolo, Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO, è ispirato alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo: il mondo del sottoproletariato in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, borghese. Un percorso che intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici di approfondimento autonome ma concepite per potersi integrare allo scopo di stimolare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana e sull’influenza culturale che ha esercitato.
La mostra di Palazzo delle Esposizioni (17 ottobre 2022 – 20 gennaio 2023) parte dall’idea che mai un poeta, uno scrittore, un intellettuale, è stato così corpo e incarnazione della parola, come Pasolini. In questa mostra Pasolini è visto in una dimensione radicale di poeta e autore, sempre vissuta con la totalità di un corpo che attraversa il mondo e sperimenta la dimensione della fisicità come pienezza e splendore e tragedia, in un amore estremo per la vita e per la realtà. La sua opera si manifesta come una opposizione irriducibile e profetica alla sottomissione dei corpi alle convenzioni e ad ogni normalizzazione omologante delle caratteristiche dei singoli e delle diverse forme dell’eros. Alle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Palazzo Barberini (28 ottobre 2022 – 13 febbraio 2023) si metterà a fuoco il ruolo controverso che lo sguardo pasoliniano ha svolto e svolge nel condizionare il nostro immaginario visivo tra dimensione estetica, retaggio storico-antropologico e impegno ideologico. I temi del sacro, del gesto, della passione e del corpo offriranno agli spettatori la possibilità di un percorso di “montaggio” visivo, nel nostro rapporto con l’arte del passato, con la sua modernità critica e spesso problematica, attraverso linguaggi mediali diversi. Infine al MAXXI (16 novembre 2022 – 12 marzo 2023) la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati dalle sue opere. La dedizione costante ai temi della vita pubblica, l’osservazione delle dinamiche di potere, hanno fatto di Pasolini un profeta a cui molte generazioni hanno guardato per tracciare le proprie linee guida.
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