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Da "lockdown" a "soldata": arriva l'edizione 2022 della Treccani

Tra le tante novità sono presenti le forme femminili di nomi solitamente registrati al maschile. Inseriti nei neologismi termini “recenti” quali smart-working e dad

L'Enciclopedia Treccani

L'Enciclopedia Treccani

PUBBLICATO DA Chiara de Francesco
15 Settembre 2022 - 09:46

Architetta, notaia, medica, soldata, chirurga: così la famosa enciclopedia Treccani - considerata come la massima impresa editoriale italiana in ambito culturale e una delle più importanti enciclopedie del XX secolo - ha presentato il primo “Dizionario della lingua italiana” che finalmente lemmatizza anche le forme femminili di nomi e aggettivi tradizionalmente registrati solo al maschile. L’Istituto della Enciclopedia Italiana abbandona così il “vocabolariese”, per fare la “cronaca” di una lingua che risulta sempre in continua evoluzione, si fa promotore di inclusività e parità di genere e al tempo stesso riconosce tra i neologismi termini quali distanziamento sociale, lockdown, smart-working, dad, infodemia, lavoro agile, reddito di cittadinanza, rider, termoscanner, terrapiattismo e transfobia.

Nella storia, ormai plurisecolare, della lessicografia italiana, quello di Treccani sarà di fatto il primo vocabolario a non presentare le voci privilegiando solo il genere maschile. Questa è a tutti gli effetti una rivoluzione che riflette e fissa su carta la necessità e l'urgenza di un cambiamento che promuova l’inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua. Cercando il significato di un aggettivo come “bello” o “adatto” troveremo quindi lemmatizzata, ovvero registrata e quindi visualizzata in grassetto, anche la sua forma femminile, seguendo sempre l’ordine alfabetico; bella, bello; adatta, adatto. E per la prima volta inoltre vedremo registrati dei nomi identificativi di professioni che, per tradizione androcentrica, finora non avevano un’autonomia lessicale: notaia, chirurga, medica, soldata. Per eliminare anche gli stereotipi di genere – secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo – Treccani propone nuovi esempi di utilizzo e contestualizzazione ed evidenzia il carattere offensivo di tutte le parole e di tutti i modi di dire che possono essere lesivi della dignità di ogni persona. Verranno eliminati anche gli stereotipi di genere, secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo. Infine, una particolare attenzione è stata data anche ai lettori più giovani e al loro mondo. Non solo si è scelto di dare spazio a numerosi termini ricorrenti nei testi scolastici e universitari, ma si è anche favorito l’inserimento di molti esempi presi direttamente dalla rete, dai blog o dalle reti sociali. Attenta anche la selezione dei neologismi accolti, focalizzata su quei nuovi termini che descrivono il mondo attuale e che sono effettivamente diventati parte del linguaggio comune.

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