Mimmo Ferretti

Nel calcio conta segnare ma non farlo non è il male assoluto. Gli errori derivano da movimenti precedenti giusti. Gol realizzati e mancati fanno parte della stessa famiglia

Il compito più delicato di un club è azzeccare gli acquisti. Mourinho ha le idee chiarissime. Basterà seguirlo e non farlo stufare di essere l'allenatore della Roma

Siamo arrivati al punto che si nega l'evidenza dei numeri: a giudicare dalla narrazione che accompagna la Roma sembra che il portoghese sia l'ultimo degli ultimi

In tanti hanno voglia di dare una lezione al tecnico perché "non si metto fuori squadra quattro o cinque giocatori a partita". Oggi i numeri dicono che non ha sbagliato

Mou, considerato maestro di comunicazione, può aver (reiteratamente) toppato in maniera così grossolana la strategia dialettica? Il tempo e la cronaca ci racconteranno cosa voleva realmente dirci

Qualcuno potrebbe definirli gufi, ma forse i gufi si offenderebbero. Così li chiameremo i Falsoni. Personaggi che si fingono amici della Roma ma che in realtà si nutrono di invidia e fiele.

Non ci può essere distinzione, non ci deve essere distinzione tra gli uni e gli altri. Il bene collettivo è la Roma, non il numero di presenze di questo o quello.

Qui non si tratta di correre con la fantasia o di lasciarsi andare a chissà quali ragionamenti: come dice il tecnico, occorre pensare partita dopo partita, tentando di vincerle tutte. Si (ri)cominci, allora, dal Sassuolo

Si è detto e scritto che la Roma già somiglia al suo allenatore, che è una squadra mourinhiana, ma nel calcio conta anche (soprattutto) la qualità dei calciatori

Lo Special One ci ha messo un attimo a capire di dover puntare forte sul bosniaco, eleggendolo suo uomo di riferimento: dalla sinergia di intenti ci guadagnerà la Roma